martedì 7 ottobre 2008

♣ Le cose che il tempo non cambia ♣

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I monumenti frutto del genio di chi li ha creati, come alcune città d'arte, insieme di monumenti, mi fanno pensare sempre a belle donne.
Il Duomo di Orvieto lo sento una donna sfacciatamente bella, altera, ironica, consapevole della sua bellezza e noncurante del suo fascino, sta lì... imponente, maestosa, a dominare la grande piazza. Si staglia verso il cielo con la sua maestosità che la distingue da tutto ciò che la circonda e sembra dire: "Guardatemi, voi, "piccoli" umani!". Come se le sue dimensioni fossero proporzionali alla sua grandiosità.

La sua facciata racconta tanto degli istinti atavici degli esseri umani .
Testimonia la genialità dell'uomo, la sua tendenza a volersi distinguere, a voler lasciare un segno indelebile con il suo passaggio su questa Terra, a voler essere grandioso, più grandioso degli altri.
Ho scoperto con piacere che la mia "passione" per questa costruzione non è cambiata negli anni: la prima volta che l'ho visitata avevo 13 anni, ero reduce dalla visita a Firenze e Siena e, fra tutto ciò che avevo visto, avevo preferito il Duomo di Orvieto. Dopo 21 anni, un mesetto fa, son tornata ad Orvieto... e sono rimasta nuovamente incantata, costatando come, anche se immersi in una società che corre, dove tutto è veloce e si consuma rapidamente, e si è, quasi, abituati a veder cambiare anche i sentimenti, ci sono cose di noi stessi che il tempo non cambia... per fortuna! Gli occhi della bambina, che per la prima volta vedeva qualcosa di così grandioso, pur essendosi posati, negli anni, su tante meraviglie, si sono nuovamente incantati davanti a questa costruzione, alla sua facciata in particolare.

♣ Souvenir ♣

Innamorarsi una volta al giorno: questo vi consiglio.
E rinnamorarsi il giorno dopo!
Di qualunque cosa possa far vibrare una piccola parte di voi, possa avvicinarvi ad una piccola parte di voi. Magari quella che conoscete bene, con cui avete confidenza. Oppure quella di cui, ancora, non avevate consapevolezza.
Perchè? Forse per sentir battere il proprio cuore, forse per ritrovarsi un sorriso spontaneo sulle labbra. Anche per scongiurare il dolore che la vita, inevitabilmente, porta con sé. Anche per fuggire da questa vita non sempre facile da sopportare, affrontare, vivere...
Forse ci si innamora proprio per questo: per fuggire, per non essere "un numero primo", perchè non è nella nostra natura esserlo.

La maggior parte di noi ama viaggiare.
Di viaggi, sul viaggio è stato scritto tantissimo.
Cibo per l'anima, il suo ricordo è il souvenir che non pesa in valigia, la cui scelta non sottrae tempo, il cui costo è quello del viaggio stesso .
E se è vero che il viaggio più lungo è la vita, viaggiare aiuta a vivere. Fuga dalla quotidianità, quella che abbiamo costruito pensando di scegliere oppure di essere costretti a scegliere, ogni viaggio, ogni meta da esplorare, in fondo, è parte del viaggio più lungo, aiuta ad esplorare il paese più sconosciuto: se stessi.
L'amore, il viaggio, la fuga, la vita.